I primi dagherrotipi (fotografie) "moderni", sviluppati intorno al 1830, destano stupore.
La nascita della fotografia, influenza anche la nascita di movimenti pittorici come il cubismo, l'impressionismo ed il dadaismo.
dagherrotipia
calotipia
ambrotipia
Come spesso accade, negli anni a seguire, partendo dalla prima invenzione, il processo fotografico vede un continuo miglioramento, grazie alle sviluppo e l'utilizzo di materiali e tecniche alternative.
Fox Talbot,
nel 1844 pubblica il primo libro fotografico, con brevi cenni della storia della fortogrifia e 24 tavole fotografiche.
Esplode la moda dei ritratti.
Nasce il fotografo ambulante.
Nella sola New York nel 1850 esistevano 80 laboratori di fotografia.
Nel 1863-64, vengono stampati i primi giornali illustrati italiani "L'illustrazione Italiana" e "L'illustrazione Universale".
Nascono le Carte de Visite, piccoli biglietti di presentazione.
Nel 1880 lo sviluppo della tecnica fotografica permette di preparare le lastre in anticipo e di svilupparle poi in laboratorio.
Nascono le prime macchine fotografiche portatili già con negativi inseriti il cui sviluppo verrà fatto da appositi laboratori, permettendo così a tutti di scattare fotografie, o meglio “istantanee” per fissare un ricordo.
George Eastman, inventore della macchina fotografica Kodak, pubblicizza la stessa dicendo: “Premete il bottone, noi faremo il resto”.
Alfred Stieglitz (1864-1946) di New York, diffonde i principi del pittorialismo fotografico, allestendo diverse mostre, dà visibilità a autori emergenti.
Nel 1902 fonda con altri colleghi sia la Photo-Secession, i cui principale obbiettivo è far progredire la fotografia come arte pittorica, sia la rivista “Camera Work” (1903- 1917).
L’evoluzione di Photo-Secession porta all’affermazione della fotografia come arte a sé. Si cominciano ad elogiare fotografie che sembrano fotografie, senza le manipolazioni presenti nelle opere precedenti.
Lo scatto fotografico deve essere identificazione di soggetto e forma (Emblematica la fotografia di Stieglitz del 1907, The Steerage ).
Stieglitz 1907 - The Steerage
Nasce così la Straight Photography, la “fotografia diretta” che implica una ripresa del soggetto in sé e non come accessorio dei sentimenti del fotografo.
Stieglitz apre la galleria “291” a New York e per primo espone accanto alle fotografie anche opere di artisti quali Picasso, Picabia, Brancusi, Duchamp.
Stieglitz ricerca in modo ossessivo la verità scevra da ogni condizionamento e la trova, alla fine degli anni Venti, nel fotografare le nuvole, da lui definite “Equivalents”; in esse lo spettatore riconosce da un lato il soggetto semplice e banale, ma dall’altro anche una valenza espressiva (esposte al MoMA di New York - 11 West 53 Street, Manhattan)
La macchina fotografica dota immagini comuni di nuovi significati.
Stieglitz - Equivalents
Edward Weston (1886-1958) si dedica a una messa a fuoco nitida in ogni punto della stampa, essenzialità di visione e ricchezza di dettaglio.
Per Weston estetica e tecnica si equivalgono.
L’opera di Weston diviene d’ispirazione per molti e nel 1932 viene fondato il gruppo “f/64”, la cui regola base rasenta il dogmatismo più severo:
la fotografia deve essere a fuoco in ogni particolare
Edward Weston